Memento mori
Memento mori (letteralmente: Ricordati che devi morire) è una nota locuzione in lingua latina.
La frase trae origine da una particolare usanza tipica dell'antica Roma:
quando un generale rientrava nella città dopo un trionfo bellico e
sfilando nelle strade raccoglieva gli onori che gli venivano tributati
dalla folla, correva il rischio di essere sopraffatto dalla superbia
e dalle smanie di grandezza. Per evitare che ciò accadesse, un servo
dei più umili veniva incaricato di ricordare all'autore dell'impresa la
sua natura umana: lo faceva pronunciando questa frase.
L'ordine di stretta clausura dei trappisti, fondato nel 1664, adottò questa frase come motto:
i monaci di quest'ordine si ripetevano tra loro continuamente la frase,
e si scavavano - un poco ogni giorno - la fossa destinata ad
accoglierli, con lo scopo di tenere sempre presente l'idea della morte e quindi il senso della vita, destinata a finire.
Il Memento mori diventa poi popolare nella pittura cristiana della Controriforma, nell'ambito della natura morta. L'esempio più tipico è quello di un teschio posizionato accanto a fiori o frutta.
Fotografie Post Mortem

La successiva invenzione delle carte da visite, cioè delle foto ritratto che consentivano di stampare più copie da un unico negativo, permise che le immagini fossero inviate ai parenti in ricordo dei defunti.
L'evoluzione dello stile
Le prime foto post mortem raffiguravano solamente il viso o il busto ma raramente includevano la bara. Nel periodo dal 1840 al 1860
era di uso posizionare il cadavere in un divano, con gli occhi chiusi e
la testa appoggiata ad un cuscino, in modo da sembrare addormentato in
un sonno profondo. Negli anni a seguire si iniziò a rappresentare i
cadaveri come se fossero in vita, seduti sulle sedie e con gli occhi
aperti; i bambini, invece, sono spesso mostrati mentre riposano su un
divano o in una culla, a volte con un giocattolo preferito o con degli
animali domestici. I bambini molto piccoli venivano sovente fotografati
nelle braccia della madre. L'effetto della vita a volte è stato
rafforzato aprendo gli occhi o dipingendoli sulle palpebre e le guance
del cadavere venivano colorate di rosa. Successivamente le foto post
mortem si limitarono solamente a mostrare il soggetto in una bara,
tralasciando la componente realistica della foto.
Questo tipo di fotografia è ancora praticata in alcune regioni del
mondo, come l'Europa orientale e più in generale tra i fedeli delle
chiese europee orientali sono diffuse foto di santi situati nelle loro
bare. Ancora oggi nei cimiteri è possibile vedere questo genere di foto: esse ritraggono generalmente bambini morti pochi giorni dopo il parto.
Fonte Wiki
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